sabato, ottobre 03, 2020
Le porno sorelle
A mia moglie piace il cazzo
Mi chiamo Roberto ed ho sposato Anna 9 anni fa; insieme gestiamo la ditta di trasporti del papà di Anna il quale mi ha assunto 12 anni fa, nominandomi responsabile magazziniere, mentre Anna è in ufficio alle prese con la burocrazia. Anna è una donna bella, lo è sempre stata, lei cura molto il suo corpo perché gli piace apparire. A me è piaciuta sin dalla prima volta che l'ho incontrata e piace anche ai suoi collaboratori. Ha un bel fisico, ben modellato con tutte le curve al posto giusto. Sessualmente però è poco attiva e questo di tanto in tanto mi crea qualche problema, nel senso che si rifiuta di farlo. Già dai primi anni di matrimonio, facevamo sesso con poca frequenza e con la solita posizione del missionario fino a farlo oggi mediamente 1-2 volte in un mese. Raramente capita di succhiarmelo, mi dice sempre che si schifa infatti mette il fazzoletto davanti prima che vengo, in modo tale che non arrivi casualmente sperma in bocca, premetto che nonostante questo ne sono follemente innamorato.
Con l'arrivo dei nostri due figli il nostro rapporto si è basato più che altro su un legame affettivo e non più passionale, in ogni caso gli ho promesso amore eterno. Un triste giorno mia moglie mi chiede la cortesia di dare un passaggio a Lisa una sua cara amica e collega di lavoro, mentre accompagno Lisa a casa la conversazione stranamente cade sulla mia vita sentimentale, non so in che modo ma finiamo per parlare di Anna e del suo atteggiamento poco passionale nei miei confronti al punto tale che la mia insoddisfazione scatena nel cuore di Lisa una strana reazione di sincerità quasi come se si sentisse in colpa per qualcosa, inizia quindi a confidarmi di mia moglie Anna e mi svela che da circa due anni si vede regolarmente con un giovane istruttore di fitness, per un attimo mi manca il respiro sento salire improvvisamente il sangue alla testa quasi mi scoppia, ma cerco di controllarmi per ascoltare ciò che sta per dirmi, continua riferendomi intimi particolari su questa relazione, innanzi tutto mi dice che mia moglie fa dei lunghi e passionali pompini con ingoio finale, resto di merda perché con me si è sempre rifiutata, inoltre mi dice che scopano alla pecorina e in tantissime altre posizioni, mentre con me preferiva solo il missionario.
L'istruttore se la sbatte mediamente 2-3 volte a settimana e sembra che a lei non gli basti mai. Lisa specifica che ha un cazzo esagerato e quando le prende il culo a 90 ° gli fa divaricare le gambe per esteriorizzare l'ano e permettendo di rimanere aperto osserva bene la sua chiusura e il suo contrarsi, lui definisce il culo di mia moglie come un aspiratore perchè le sue contrazioni risucchiano l'uccello in un modo molto elastico. Io sono normo dotato e non ho potuto realizzare mai questo sogno ma lo ha fatto sicuramente il suo amante, la cosa mi da cosi fastidio al punto di dare un pugno nel finestrino quasi lo spacco, poi con la mano dolorante cerco di ripristinare il controllo per ascoltare Lisa. Mi racconta che il giorno prima Anna gli disse che doveva uscire per alcune commissioni, ma poi gli fa l'occhiolino, era palese che ne stesse approfittando per incontrare il suo giovane istruttore, in breve mi descrive minuziosamente i particolari.
Avevano finito di scopare da poco quando lei cerca di strappargli un nuovo appuntamento, ma lui non vuole per non correre inutili rischi e allora lei la porca di mia moglie gli promette una prestazione inusuale: Si mette in ginocchio per terra e inizia un pompino interminabile, mi precisa Lisa, che Anna sentiva l'amaro in bocca dei residui del rapporto anale avuto poco prima, ma continua a succhiare con ingordigia, ma lui non viene, lei gli chiede di far presto altrimenti visto l'ora tarda io me ne sarei accorto, succhia per circa 10-15 minuti e inizia a spremergli le palle quasi come se volesse tirare fuori la linfa, poi gli supplica di arrivargli in gola e in faccia, a quel punto il giovane viene ben presto sburrando litri di nettare in gola e sul seno sporcandogli anche i capelli. Anna continua fino a ripulirglielo alla goccia poi in fretta si riveste e scappa via. Non so se domani si rivedranno ma grazie a Lisa ho scoperto di essere un gran cornuto e di avere la moglie più troia di questo mondo. Potevo perdonargli tutto ma non questa cotta da adolescente, non ha avuto rispetto nei miei confronti. Adesso mi trovo a dover fare buon viso e cattivo gioco, e per motivi familiari non posso far esplodere la bomba, altrimenti rischio di perdere il lavoro e un tetto sotto cui dormire, visto che la casa è sua perché l'ha ricevuta in eredità dal padre' Però dopo questa storia penserete di guardare il lato positivo, che dovrebbe accontentarmi sessualmente in tutto e per tutto, invece sapete cosa continua a fare' La moglie santa e l'amante troia'
martedì, settembre 29, 2020
Sesso in volo (racconto Erotico porno XXX)
Ho scopato la migliore amica di mia moglie (racconto porno)
Dunque, dicevo, quando la mia ragazza usciva di casa per andare a lavoro io mi mettevo al mio computer a lavorare e Noemi continuava a dormire fino a tardi. Tanto per capirci, Noemi è alta 1,70 pesa 50 kg, mora occhi scuri e pelle abbronzata e a casa nostra era solita dormire con una maglietta lunga e il perizoma. Non vi nascondo che qualche volta passando davanti alla Sua camera ho allungato il collo per scorgere il lenzuolo che scopriva un culo da favola. Una sera andando a dormire Noemi mi chiede di svegliarla un pò sul prestino perchè doveva fare delle commissioni e mi saluta con un sorrisino malizioso. La mattina successiva, uscita la mia donna, confesso che ero un pò arrapato e avevo il cazzo che spingeva contro le mutande, allora ho pensato ora mi metto a torso nudo e con un paio di pantaloncini sottili così il cazzo sveglio si vede alla grande. Arriva il momento di svegliare Noemi, entro in camera e mi avvicino al suo letto, Noemi aveva dormito con una maglietta più lunga del solito ma il perizoma decisamente più succinto (se possibile), durante il sonno Le si era leggermente spostato, tanto da evidenziare le piccole rughe intorno al buco del culo, che mi fanno venire voglia di svegliarla direttamente con un colpo di lingua in mezzo a quelle chiappe delicate e sode, poi guardo le gambe nude e i piedi, sensuali, che fanno dei leggeri movimenti involontari e mi inducono ad avvicinare il naso ed inspirare l'aroma appena accennato che solo i piedi di una donna possono emanare. Mi accosto a Noemi per darle il buongiorno e la sveglio chiamandola a mezza voce e dandole un bacio leggero sulla guancia (per evitare sfuriate sull'amicizia che la lega alla mia donna) ma vicino all'intersezione delle labbra. Lei apre gli occhi e stirandosi mi dice ma che ora è c'ho ancora un gran sonno e distendendo le gambe mi porta un piede in faccia come per stuzzicarmi ed io per gioco fingo di morderlo accennando appena ad un leggero passaggio della lingua; lei si siede sul letto e continuando a stirarsi mi dice ma ti pare che mi vieni a svegliare vestito così con il petto nudo? Guarda che lo dico alla Manu che ci provi con me! E mi allontana spingendomi (con apparente casualità) con una mano sulla gamba ma sfiorando il cazzo durissimo per l'eccitazione e dicendomi di andare a scaldare il latte, si gira per cercare le ciabatte al di la del letto e così facendo si piega carponi guardando giù dal lato opposto del letto in cerca delle ciabatte, a quel punto mi si presenta quel culo pazzesco coperto (o dovrei dire scoperto) dal perizomino e le piante dei piedi (una delle visioni che mi fanno perdere la testa), senza pensarci su, le rifilo un morso tra le due chiappe e mi allontano dicendo forza lavati la faccia che ti vado a preparare la colazione (fingo totale indifferenza pur sapendo che un morso sul culo non può essere inteso come un gesto d'amicizia! Credo). Per tutta risposta, lei mi corre dietro e mi da una spinta dicendomi non ti permettere mai più, capito? (sembra incazzata ma mi sa che è anche arrapata), io le blocco i polsi e Le rispondo con la bocca quasi appiccicata alla sua in modo da percepire i suoi sospiri ansimanti (avete presente quando uno si arrabbia e dice le cose tutte in un colpo senza prendere fiato) allora non mi sventolare più quel culetto sotto il naso perchè la prossima volta vedi, poi la respingo e vado al piano di sotto in cucina a preparare la colazione. Quando scende è leggermente imbronciata, ha ancora la maglietta della notte e calza le infradito, i capelli umidi sono raccolti con un elastico. Si siede di fronte a me e facciamo colazione.
Noemi comincia a farmi qualche battuta per provocarmi tipo (allora Ti sei fatto una doccia fredda? ecc.) e io non raccolgo per non litigare e continuo a fare colazione. Dopo un pò lei, per rompere la mia indifferenza, mi spinge un piede sulla coscia come per dire smettila di fare il muso e non sa che così facendo mi fa arrapare all'inverosimile, poi si alza e mi dice ti preparo il caffè? ed io accetto. Va a preparare il caffè ed io mi accorgo che c'è una leggera macchia scura sulla sedia, mi alzo e, senza farmi notare passo due dita sulla sedia e me le porto al naso, il profumo della sua fica bagnata non può essere scambiato con null'altro e mi giro a guardarla ma lei non ha visto il gesto e non capisce. Arriva con il caffè ed io sono seduto e lei affianco a me mi porge la tazzina stando in piedi con il seno all'altezza del mio viso, io la afferro per una coscia (con la mano appoggiata sull'interno coscia che la stringe senza forzarla) e l'avvicino a me dicendole allora, la finisci di fare la stronzetta? Lei ha un braccio attorno alla mia spalla mentre con l'altro appoggia la tazzina di fronte a me. Poi con la mano libera accosta la mia testa al suo seno dicendo figlio mio ne devi impararne di cose sulle donne, a quel punto non c'ho più visto, la mano che era sulla coscia è salita sino alla sua fica bagnata e l'altra si è insinuata sotto la maglietta cercando il seno, non grande ma sodo. Noemi mi ha, falsamente, respinto un paio di volte poi si è lasciata avvolgere da quel momento in cui ci sembrava di provare l'orgasmo senza quasi aver iniziato il rapporto fisico. La sdraio sul divano in sala e incomincio a baciarla e a mordicchiarle le labbra, lei mi respinge mettendo i piedi tra me e lei e allora io glieli acchiappo, li annuso e li lecco dal tallone alle dita soffermandomi sulla parte anteriore del piede perchè lei mi risponde con un crescente ansimare, poi li appoggio sul mio membro durissimo. Supero la distanza che ci separa e con le mani le prendo le chiappe strizzandole e passando le dita sul buco del culo che a momenti è più aperto della fica. La sua pelle aveva un odore unico misto al profumo di bagnoschiuma la giro e tento di infilarglielo direttamente nel culo per sfondarla e goderle dentro ma lei mi interrompe e me lo prende in bocca succhiandolo e bagnandolo di saliva e si sposta proprio mentre sto arrivando e gli schizzi vanno un pò dappertutto, al che le prendo la testa e rimetto con forza il cazzo nella sua bocca famelica ma lei dice adesso voglio che me la lecchi, ormai la frittata con la mia amica l'abbiamo combinata, voglio godere.
Allora io le infilo la lingua dentro e poi esco cercando il clitoride da tittillare e lei fa dei versetti di godimento e mi dice mettimelo dentro, invece continuo finchè gode urlando (in un altro momento quegli urletti mi avrebbero dato fastidio), a quel punto il cazzo è di nuovo duro e glielo ficco tra le gambe bagnate di uomori su fino alla fica e dentro e fuori e ancora dentro mentre lei ha agganciato una fase multiorgasmica (così mi ha detto a posteriori) e continua a singhiozzare chiedendomi di smettere perchè è troppo sensibilizzata e ha quel misto di fastidio e piacere che sopraggiunge in certi casi. Io sento che sto per venire di nuovo e allora esco e cerco di ri-spingerlo nel culo aperto ma lei fa ostruzionismo allora glielo ri-infilo in bocca e lei mi dice di avvisarla quando sto per arrivare, preso dalla concitazione (o forse l'ho fatto apposta!) non l'avverto e le vengo in bocca lei si ritrae per un attimo ma poi si riavvicina lo lecca e ci fa colare sopra la saliva mista a sperma e lo ripassa tutto per qualche minuto, poi mi abbraccia ed appoggia la testa sul mio petto addormentandosi.
Scopri una camgirl romana: Teverina Hot
giovedì, settembre 24, 2020
Sono una camgirl, ed ho avuto un'esperienza terribile su Skype ieri sera
Faccio la camgirl da molti anni.
La maggiorparte dei miei guadagni viene fuori da chiamate su Skype con i miei clienti.
In media, mi pago sulle 50 € / ora, uno stipendio quasi da libera professionista, da quello che i dicono. Raramente le mie chiamate duranno davvero un'ora, pero', perchè nella maggiorparte dei casi vengono prima. Sia uomini che donne: sono molto apprezzata anche dalle donne, e non me l'aspettavo: essendo etero, quando mi capita una donna tengo sempre una finestra aperta con una playlist dei video porno che più mi piacciono, altrimenti sarebbe davvero impossibile per me.
Ogni chiamata è una sorpresa, credetemi.
Un tizio che mi chiede com'è andata la mia giornata.
Un altro che mi chiede se possa andare in un parco a masturbarmi per lui inviandogli il video.
Una volta un tizio ha finito la chiamata malamente dandomi della "lurida troia".
Ecco, il problema è che l'italiano medio guarda troppi film porno e fa troppo poco sesso, secondo me.
Una volta, una delle donne che mi ha contattato - una webmaster e sviluppatrice di siti, da quello che mi ha detto - mi ha chiesto che taglia avessi di reggiseno (la terza, per inciso) e se potevo mandargli la mia lingerie usata (non l'ho fatto, ma ci stavo ripensando: pagano bene).
La mia chiamata più folle è stata l'altra sera.
Mi paga.
Mi paga molto bene, peraltro: circa 200 euro.
A quel punto preparo il mio sorriso migliore, mi do' una sistemata al volo, ed accetto la chiamata.
Sono pronta.
Ma era vestito.
Completamente vestito.
Mani in tasca.
"Ciao, come va?" chiedo nascondendo malamente quel piccolo tono di indecisione di chi non capisce davvero con chi stia parlando.
Si siede.
Sempre primo piano sul cazzo, gambe aperte. Ma vestito con quello che sembra un classico jeans.
Indossa una camicia bianca che lo rende molto elegante.
"Ci sei" chiedo, ma lui non risponde.
"Cosa vuoi fare" chiedo, ma non ottengo risposta.
Bhe sarà uno di quelli frustrati, passivo-aggressivi che amano guardare e basta. Un Voyeur di quelli cronici. Mi va bene, penso, del resto ha già pagato.
Pero' ci sono le farfalle.
Le farfalle nello stomaco.
Il mio stomaco, di preciso.
E qualcosa rende la situazione del tutto insostenibile.
Quel silenzio.
Interminabile.
"Ci sei ancora? Io sono qui... dimmi cosa fare. Sono curiosa!"
Non fa ridere e non mi piace l'horror, tesoro. smettila
Brandisce il coltello e lo punta verso il tizio legato alla sedia.
Che mi ricorda qualcuno, ma non può essere.
Che sembra terrorizzato.
Ed io chiudo la cam, ed in quel momento penso che non farò più la camgirl.
Mai più.
Due ore dopo.
Notte fonda.
Squilla il telefono.
Mia zia.
Ciao
Sono tentata da raccontarle tutto.
Ho ancora tanta paura.
Ma non sa che faccio la camgirl, figuriamoci.
Sei a casa - chiede
lunedì, settembre 21, 2020
Storia di un'orgia
La mia vita è cambiata da quando per puro caso ho conosciuto quella
gran gnocca della Samanta, una donna fantastica e molto sexy, che dal
primo momento mi ha ispirato subito sesso, e infatti si è rivelata la
mia amante più porca (alla faccia del precedente ragazzo che la riteneva
frigida).
Dopo i primi rapporti di “riscaldamento” abbiamo subito capito di avere
un’enorme affinità sessuale, tra l’altro io ho la caratteristica di
mantenere erezioni molto prolungate e lei una splendida pluriorgasmica.
Dopo la prima settimana, vedendo che gradiva essere masturbata anche analmente mentre mi stava sopra e la penetravo davanti, iniziammo a fantasticare di eccitanti rapporti perlomeno a 3, dove lei era al centro delle attenzioni mie e di un altro uomo. Dal dirlo al farlo ci passo’ un po’..
Nel frattempo lo facevamo dappertutto: al mare vicino ad altre coppie che ci guardavano e si toccavano, nel mio appartamento a piano terra con finestre aperte e persiane socchiuse sotto lo sguardo dei passanti più curiosi, in albergo con la porta aperta aspettando con desiderio un terzo partecipe dopo una cena in ristorante con lei con indosso solo un abitino in seta indiana, sul terrazzo di una villetta a Budoni….
Ma lei mi precedette ed una sera dopo una litigata ando’ da un suo
buon amico che dopo averla consolata inizio’ a scoparla sennonche’
arrivo’ sulla scena il fratello dell’amico, che da sempre marcava
stretta Samanta. Evidentemente lei era ben pronta dopo molte prove di
fantasia e così lo fecero in 3, come mi confesso’ il giorno dopo mentre
scopavamo (me ne accorsi perche’ aveva l’orifizio anale molto dilatato e
dolente).
Non mi arrabbiai, anzi ne fui molto eccitato. Pochi giorni dopo, durante
un campeggio a Barisardo e mentre eravamo in tenda, cercammo di
attirare degli amici vicini di tenda per scoparcela tutti assieme ma
purtroppo non ci accontentarono.
Forse pensarono ad uno scherzo, di certo non perche’ Samanta non fosse OK, anzi aveva un gran fisico, era estremamente sexy ed andare a passeggio con lei era tutto un susseguirsi di sguardi eccitati ed invidiosi. Ci riuscimmo il giorno in cui demmo un appuntamento a casa mia ad un comune amico (Antonio), tra l’altro un suo compaesano, col quale io avevo spesso fantasticato, senza citare mai la mia lei, su incontri sessuali plurimi trovando in lui un appassionato teorico.
Dando a Samanta un’orario di arrivo di Antonio falso e lasciando accostata la porta di casa riuscii nel mio intento. Quando lui arrivo’ noi eravamo da un bel po’ in azione fantasticando ad alta voce su cosa avrebbe fatto lei se fossimo stati in 3 e come sempre era lei a parlare, ma quella volta misi come nome di fantasia Antonio, il quale arrivo’ ed eccitato dalla scena si avvicino’ titubante ma Samanta eccitatissima mi guardo’ e capendo il mio gioco tiro’ fuori l’uccello eretto di Antonio e per le successive 4 ore fu solo una cosa da sogno, sia lei che Antonio furono all’altezza delle nostre piu’ ardite fantasie…..
Giochi a tre dall'estetista
Sono una ragazza di 26 anni, alcuni dicono anche molto carina. Ho una carnagione bianchissima e dei lunghi capelli neri, un seno presente, non grande. Vivo in un piccolo paese della Puglia e faccio l’attrice. Una mattina qualsiasi decido di andare dall’estetista per farmi ritoccare le sopracciglia. Lei si chiama Sara, è una donna di 42 anni ben portati, sono sua cliente da anni. E nulla fino ad oggi mi aveva fatto sospettare che fosse lesbica, che le piacessero le donne. Anzi, ancora oggi, dopo quanto è accaduto, mi sembra impossibile.
Dopo i normali saluti, quella mattina, le dissi di cosa avessi bisogno. Cominciammo così a parlare del più e del meno e dopo poco mi suonò il cellulare nuovo comprato il giorno prima. Nel rispondere, l’apparecchio mi cadde dalle mani. Lei lo raccolse, e le si aprì la foto che avevo scattato per scherzo la sera precedente in camera mia. Una foto un po osè, il mio viso e uno solo dei miei bianchissimi seni che usciva dalla spallina abbassata della mia camicetta.
“Carina” mi disse “sei tu?” Io un po’ imbarazzata le risposi di si. Non volevo spiegarle il perché della foto, era una storia tutta mia personale, era uno scherzo tra me e il mio nuovo ragazzo. Si, volevo che mi vedesse così, sexy e lasciva, solo per lui. Mi ero scattata quella foto, da sola nella mia stanza, pensando a lui. Non ridete, ma mi ero pure bagnata pensando a quando l’avrebbe ricevuta. Ero sicura che l’avrebbe apprezzata…
Sara cambiò discorso, si fece un po seria, ritornò al discorso delle sopracciglia e mi propose di fare un trattamento alle gambe. “Dai oggi ti voglio fare un regalo”, mi disse, “facciamo anche la ceretta e ti faccio pagare solo le sopracciglia, dai cominciamo, togliti la maglia e mettiti sul lettino”. La ringraziai, e le risposi che non avevo molto tempo. Lei si feci insistente, “ci metto poco approfittane, prendi due e paghi uno”. Li per li non capii il perché della maglia, che centra la mia maglia con le sopracciglia, perché avrei dovuto toglierla.
Mi stesi sul lettino senza levarla. Lei cominciò a trafficare sul mio viso. Io mi ero rilassata, ero stata ad occhi chiusi tutto il tempo.
Credo che avesse quasi finito quando mi sentii fare una strana proposta: “ti piacciono i massaggi?”. “Si, un bel massaggio sul collo adesso sarebbe la cosa migliore, sei tutta rilassata, sei stata sempre con gli occhi chiusi”. Non feci in tempo neanche a rispondere che sentii le sue mani che mi accarezzavano il collo. Erano mani sicure, decise. Erano movimenti che sapevano dove toccare, dove dare piacere. Rimasi con gli occhi chiuse per un bel po. Accettai supina, quasi passivamente, il suo massaggio. Iniziai a sentire le sue mani, le sentivo forti su di me. Mi facevano uno strano effetto, mi intrigavano. La cosa strana è che non erano mani di donna, erano mani e basta. Io non ho mai avuto rapporti con donne, quindi non so cosa si prova, ma ero certa, non fossero mani di donna. Il mio cervello volava, ero ad occhi chiusi. Sentivo il mio ragazzo vicino, lo sentivo presente. Era come se stessi con lui. Anzi, era proprio lui.
Mi sentii sfilare la camicetta dal mio ragazzo, poi il reggiseno, le sue mani dal collo scendevano sul mio seno. Mi sentii pizzicare i capezzoli, eccolo, è proprio lui, lo fa sempre, pensai. Ero veramente eccitata. Non mi rendevo conto di dove fossi, ero però certa di essere con lui.
Nel silenzio di quella stanzetta, sentivo quelle mani che correvano su di me. In un attimo mi sentii slacciare i pantaloni, me li sentii sfilare. Ero rimasta con le sole mutandine. Erano tutte bagnate per colpa di lui, lo pensavo forte, lo desideravo, volevo sentirlo entrare dentro di me. Intanto le mani non smettevano di accarezzarmi, di massaggiare con dolce insistenza tutto il mio corpo. Mi sentii sfiorare le labbra, sentii una cosa umida, una lingua, che si faceva strada nella mia bocca. L’afferrai, cominciai a succhiarla, a rispondere a quel bacio. Sentii però un sapore diverso, sentii un profumo sconosciuto Non era lui, non sapeva di tabacco. Il suo sapore di sigaro lo riconoscerei dovunque.
Aprii gli occhi, era lei, era Sara, mi stava baciando. Erano le sue mani su di me, non erano le mani del mio ragazzo. Le si accorse che mi ero svegliata, si mise di fianco e il suo bacio si fece molto più profondo. Posò la sua mano sopra le mie mutandine, e senza toglierle mi accarezzo dolcemente, spinse con il palmo sul mio monte di venere e dopo poco mi fece venire. Non erano mani di donna, ne sono certa, era lui.
Una scopata col ginecologo
accadde una volta col ginecologo! c’era un giovane medico niente male, che rimpiazzava il mio abituale! siamo nel suo ufficio ginecologico, mi fa divaricare le gambe e infila due dita nella mia fica, sempre guardandomi in faccia e chiedendomi se sento dolore, come va qui, cosa sento lì, io cerco di controllarmi ma sto andando fuori di testa. si gira per esaminare il pop test, , io scendo subito dal lettino, mi avvicino da dietro e gli lecco un orecchio, lui si gira sorpreso, ma non gli do neanche il tempo di fiatare e lo zittisco con un bacio mozzafiato. Allora il suo imbarazzo cede il posto all’arrapamento, quando sento la sua lingua toccare la mia, gli slaccio la cintura dei pantaloni e infilo la mano nei suo slip prendendoglielo in mano e cominciando a segarlo; nel mentre lui mi abbassa le spalline dell’abito estivo di lino, neanche una parola, solo i nostri respiri sempre più ritmici e pesanti, sento che mi divora il collo, mi strizza i capezzoli, poi comincia a succhiarli, mentre mi infila un dito in figa e io continuo a lavorarglielo con entrambe le mani. a un certo punto lo respingo, costringendolo ad appoggiarsi sul lettino, , mi inginocchio e tiro giù tutto, scoprendo un bel cazzo! mi fermo un istante, lo guardo dicendo, , cosa vuoi che faccio?. , risponde , , succhia troia, , comincio a leccare le palle, mentre continuo a menarglielo con la mano, sento la sua mano che mi stringe i capelli, guidando la testa dove vuole lui, lungo il cazzo fino alla cappella, che scorro con la mia lingua mentre gli accarezzo i coglioni. lo infilo tutto in bocca, comincio ad andare su e giù, un va e vieni dalla cappella alle palle, lui perde controllo, , e dal suo cazzo non tiro fuori solo sborra, ma anche sospiri, grugniti, gemiti, portandolo al limite. quando sento quel palo di carne indurirsi in bocca, lo tolgo fuori e dico, , dai vienimi in faccia! sempre tenendomi per i capelli mi riavvicina con decisione il viso al cazzo, io comincio a mitragliarlo con di colpetti di lingua, tenendo sempre la bocca ben aperta, mentre gli accarezzo le palle, uno, due, cinque tocchi ed eccolo mentre mi arriva il primo schizzo in faccia, poi gli altri sulla lingua, sul collo, lui geme come un animale. ora e’ davvero eccitato come una belva, mi solleva e mi gira alla pecorina sul lettino, cominciando a baciarmi e toccarmi ferocemente frustandomi la figa con due dita, portandomi sull’orlo dell’orgasmo, mentre lo incito, , dai, mettimelo dentro, riempimi tutta, , e lui, , allora lo vuoi, vero, troia? Lo vuoi?, , . mi penetra di colpo, lasciandomi senza fiato, cominciando a possedermi con spinte lunghe e profonde, che mi fanno colare la fica mentre mi bacia il collo, poi comincia a spingere più forte, più veloce, sento le palle che sbattono contro le mia fica, gemo come una cagna, io dicendo, , dai, continua, più forte, , cominciamo a pulsare insieme, lui mena colpi feroci col cazzo, poi mi infila una, due dita, in fica andando e venendo come se avessi un altro cazzo dentro, sento il mio seno sobbalzare mentre mi strizza i capezzoli, stiamo venendo insieme, grido, , siiiiiiii, dai, ora!”, lui mena due colpi così forti da farmi comincia a gemere, io sento i capezzoli indurirsi, il cuore battere forte, grido e vengo, arriva subito anche lui, con una sborrata calda che mi inonda il tunnel del culo, mentre dice, , godi, troia, , lo sfila, do un ultima leccata al cazzo ancora umido, mi rivesto, salutai ed uscii!
Una storia arrapante di scopate
14 confessioni di camgirl reali

Ho deciso di fare la camgirl a tempo pieno, nonostante abbia una laurea. Guadagno molto di più e lavoro molto di meno.

Di giorno mamma full time, di notte camgirl. Ed è incredibile pensare a quanti uomini sposati e danarosi abbia potuto incontrare...

Mi piace essere una camgirl. A prescindere dai soldi che sono comunque importanti, per me è eccitante farlo e basta.

Nuova frontiera della mia masturbazione! Prima lo facevo nel segreto della mia stanza, oggi sono una camgirl che lo fa senza mostrare il viso e devo dire che è divertente, remunerativo ed eccitante.

Una volta è venuto il corriere a bussare a casa senza preavviso, mentre facevo uno show. Ho staccato d'istinto, ho aperto, poi mi sono scusata con il cliente e gli ho regalato un secondo show.
Potrebbe sembrare umiliante, e per certi versi è così. Ma c'è l'anonimato, non sei obbligata a mostrare il viso, del resto fare la commessa in una profumeria - pagata in nero!!- col capo che ti guarda sempre il culo, era davvero più accettabile?

Una volta ho fatto uno show per un cliente che ho scoperto essere una donna. E nonostante sia etero, è stato incredibilmente eccitante.
Siamo degli oggetti fatti di pixel, durante gli show. Ma non siamo bambole e devono rispettarci. Altrimenti, meglio lasciare stare.

Non ci avrei mai pensato. Ho scoperto questa opportunità delle camgirl sbirciando la cronologia delle ricerche di mio fratello. E da lì si è aperto un mondo.
Il mio ragazzo ha scoperto che faccio la camgirl. E l'ha scoperto da un sito di camgirl!
Guadagno dalle 600 alle 6000 euro al mese, dipende dal periodo. In tempi di pandemia, molto di più.
Davvero non capisco perchè uno debba pagarti per insultarti su una webcam su Skype, ad esempio. Ma è proprio così e si eccitano un sacco. Quindi, semplicemente, rispondo ad una domanda!
Non lo farò per tutta la vita, la webcam girl. pero' adesso mi diverto, guadagno e va bene così.
Una moglie fin troppo esibizionista
Lezioni private
Per arrotondare le magre entrate di studente universitarius, avevo iniziato a dare ripetizioni di matematica a ragazzi delle scuole superiori. In breve tempo la notizia si era diffusa ed ogni tanto si presentava qualcuno. Era verso la fine di giugno quando Rita mi telefonò e disperata per il quattro in pagella di Silvia, sua figlia, mi chiese se potevo aiutarla durante l’estate. Fissai loro un appuntamento per il giorno successivo nel primo pomeriggio…
Quando andai ad aprire, rimasi con il fiato in gola: una ragazza bionda, alta e slanciata come una modella accompagnata da una donna sulla quarantina, capelli rossi, non molto alta, ma molto sensuale, che intuìì essere sua madre…
Ci accordammo subito e iniziai il mio lavoro…
Dopo un po’ di tempo mi telefonò Rita per dirmi se per cortesia potevo venire io a casa loro a fare la solita lezione a Silvia, perché avevano avuto dei problemi con la macchina…
Suonai, salìì, e mi aprì Rita. Era vestita con un abito lungo molto elegante, inusuale visto che era il pomeriggio di un’afosa giornata estiva, con un’ampia scollatura dalla quale si intravedeva il seno piccolo ma ben fatto. Mi fece accomodare sul divano, offrendomi un bicchiere di vino bianco fresco e mi disse che Silvia sarebbe arrivata a minuti. Intanto lei si accese una sigaretta e si sedette vicino a me. Iniziammo a parlare del più e del meno finchè iniziò a strusciare la sua gamba contro la mia. Io stavo diventando viola dall’imbarazzo, sarei voluto andare via immediatamente, ma l’eccitazione saliva e il mio membro stava scoppiando nei jeans. Ci pensò lei a tirarlo fuori con una manovra veloce stringendolo alla base…
“Mmm quanto è duro, fammi sentire quanto è buono!”..
” Ti prego… ma se arriva Silvia… “..
“Non arriverà, è andata da una sua amica e…..
Non fece in tempo a finire le parole che le sue labbra stringevano il mio uccello nel più bel pompino della mia vita, sentivo la cappella che le sfiorava il palato e la sua lingua che si agitava frenetica e tremendamente eccitante; la sua bocca andava su e giù per l’asta mentre con la mano mi carezzava i testicoli. Io le avevo posto le mani sui capelli e seguivo il ritmo della pompa, finchè la tirai su e la baciai nella bocca vogliosa. Nel frattempo lei mi stava togliendo i jeans, io l’aiutai liberandomi della polo, rimasi nudo a cazzo ritto. La stesi sul divano e le sfilai il vestito: indossava solo due autoreggenti nere, la troietta aveva organizzato tutto…
La visione era stupenda: lei stesa sul divano con le gambe leggermente allargate e un piccolo cespuglio che copriva le labbra gonfie di piacere e pronte ad essere penetrate; il suo viso e i suoi occhi erano pieni di eccitazione e sensualità che la rendevano ancora più bella di quanto non fosse. Io, estasiato, con l’arnese in tiro puntai verso la sua gemma ma lei con un balzo si alzò e mi disse:..
-Aspetta, ti prego! Iniziò a frugare nella borsa ed estrasse una scatola di preservativi. -Sai, non prendo la pillola. Si mise a sedere sul tavolo, io mi avvicinai e Rita mi aggiustò il cappuccio di lattice sul membro. Non ne potevo più, i suoi movimenti mi facevano impazzire, non vedevo l’ora di sentirla tutta mia..
.
“Vai, fai presto… non resisto… Le sollevai le chiappe dal tavolo e con un colpo di reni fui dentro il suo corpo. Mi buttò le braccia al collo, iniziò a baciarmi e a mordicchiarmi le orecchie mentre io la scopavo sorreggendole il culo con le mie braccia. La sua mente e il suo corpo erano ormai in preda alla lussuria più sfrenata, i suoi occhi manifestavano tutto il suo desiderio di sesso che io dovevo spegnere. Anch’io ormai ero intenzionato a scaricare su di lei tutta la mia potenza per soddisfare le sue voglie, per riempirla di sborra…
Lei indica la camera da letto e tra un sospiro e l’altro, senza rompere l’incastro la porto sul letto:..
qui le sfilo l’uccello e mi butto sulle sue tette, le lecco le aureole dei capezzoli e l’attaccatura dei seni: no… per favore… mi fai venire. . ancora no!. Lei scatta sul letto e si mette a quattro zampe: io salto su, le posiziono la verga in corrispondenza della fessura ed entro. Era bellissimo: i muscoli del suo sesso sembravano risucchiare dentro la mia asta ed ad ogni colpo Rita emette dei gemiti di goduria. Dopo un po che la stavo cavalcando con irruenza, inizia ad urlare: vengo… ancora… vai… mmmmmmmm, sfondami… Immediatamente sento i suoi muscoli rilassarsi segno che l’orgasmo la stava inebriando. Io continuo a sbatterla anche se ormai la sua fica è un mare di umori che si appiccicano alla folta peluria che la ricopre, il cazzo mi sta per scoppiare ma con un movimento improvviso lei si stacca e si mette a pancia in su. Io mi abbasso, mi prendo il membro in mano e lo piazzo tra le sue tette. Non appena mi toglie il profilattico, non fa in tempo a stringere un po’ le tette, che un fiume di sperma le inonda i seni e il collo dipingendo oscenamente il suo bel viso. Lei è di fronte a me, in tutta la sua bellezza, rilassata dopo l’orgasmo tellurico che l’ha sconvolta. Apre il comò, estrae un pacchetto di sigarette e se ne accende una; io mi chino la bacio sulla bocca e sento il sapore del mio nettare unito a quello del fumo…
Da quel giorno, io e Rita siamo diventati amanti, nel senso che quando lei ha voglia di sesso, mi chiama per una ripetizione.
domenica, settembre 20, 2020
Moglie tradita con stallone
Conosciamo un singolo meridionale,ottima persona,calabrese,serio,lavoratore che incontriamo una prima volta.Franceso(cosi' si chiama il singolo)e' molto bravo,con mia moglie capisce subito come leccarla,mordicchiarla nei capezzolilecca la fica pelosissima di mai moglie apprezzandola con sapiente abilita' e riesce a portarla facilmente ad innumerevoli orgasmi,ma non si accontenta,le parla con dolcezza e poi alternando le dice che e' una gran zoccola,tutto questo nei momenti e mnei modi giusti e poi Francesco ha un gran bel cazzo,non enorme,dimensioni normali ma molto duro e resistente...insomma un cazzo giusto e lo sa usare bene.Le scopate con mia moglie non sono piu' scopate,ci mette tanta passione,la fa sborrare piu' volte con il cazzo in fica cosa che a me riusciva solo una volta al max 2.Le conto!!!10 sborrate di mia moglie con spruzzi dalla fica e urla di godimento....Francesco diventa un amico fisso a casa nostra ma per impegni di famiglia,essendo sposato puo' venire solo una volta al mese.Mia moglie si innamora di lui follemente,con me scopa per dovere e appena le nomino Francesco comincia a smaniare,lo vuole...persa per il suo cazzo!!ormai e' la sua donna!l3e ferie le dobbiamo fare vicino a casa sua e mia moglie spesso fa in modo che siano da soli,non vuole nemmeno che guardi...incredibile!!mia moglie si rifiuta di farmi pompini,ma a Francesco li fa con ingoio.Non posso farci piu' niente....devo subire tutto questo..mi rimane solo da farmi seghe.....mia moglie mi rinfaccia che questo gioco l'ho voluto iniziare io....non e' colpa sua...mi confessa che ha perso la testa per lui....sono esterefatto!!!non ho scelta devo assecondarla,anche Franscesco e' spaventato,ha famiglia,non vuole perderla,mia moglie minaccia di fare un casino se Francesco le toglie il cazzo che tanto le piace.......poi altro fatto incredibile!!Francesco muore in un incidente stradale tornando a casa da una serata trascorsa con noi,mia moglie non scopa piu' per 2 anni.....adesso sta tornando alla carica vuole conoscere singoli.....mi conviene???
venerdì, settembre 18, 2020
Aveva talento a farsi inculare (racconto erotico)
Sa soffrire in silenzio,in particolare,quando glielo metto nel culo,non dimostra mai che una debole,stringe i denti per non farsi accorgere che gli fa male,non si lamenta,non urla,perché deve sempre dimostrare che la più forte è lei,e di questo gliene devo dare atto,perché effettivamente è così,forse proprio per questo motivo sono andato sempre alla ricerca di un suo punto debole,chiamatelo libidine,invidia,non saprei ma il desideri di vederla sottomessa a un cazzo possente da infrangere quel “muro” di orgoglio e di ostentata sicurezza che ha sempre avuto e che ha usato per rendermi più debole di lei.
Il suo talento nel fare il pompino è unico,ha una forza nelle mascelle senza eguali.sapete, che in giro ci sono persone capaci di fare cose straordinarie ebbene mia moglie lo è.
Ricordo quella volta in cui era alle prese col mio uccello dopo avermi leccato i coglioni e la canna afferrò la cappella fra le labbra e incominciò dolcemente a succhiare,quando avvenne una cosa straordinaria e dolorosa allo stesso tempo, cui non saprei se augurare ad un altro.
Presa da un momento di follia,o altro,arrestò le labbra a circa metà del cazzo come in una morsa e iniziò a succhiare con tutta la sua forza salendo lentamente quando arrivò a livello della cappela avvertii come una scossa elettrica lungo la colonna vertebrale,la preghai di mollare,non sentivo più le palle e la cappella era diventata un rosso acceso, bastò una sola salita,ripeto una soltanto che sentii la sborra esplodere nella sua gola,arrivata in cima le labbra si staccarono emettendo uno “smak” ed io emisi un urlo di dolore e piacere insieme,allora lei impavida riafferro il cazzo tra le labbra e le bastò un’altra risalita per svuotare completamente i coglioni.credetemi!una cosa unica! Che non ho voluto più ripetere,avevo subito come un trauma.
Penso pure che questo suo modo di "esprimersi" giustifichi la sua forte personalità,mi spiego meglio:
Poter decidere l'attimo in cui farsi sborrare in bocca per lei rappresentava come una sorta di "potere decisionale",perché come dicevo prima, lei è una piuttosto decisa a cui non puoi imporre nulla.
quello che ti dà è perché lo ha voluto lei.
Intanto era cresciuto in mè quel desiderio di vederla spompinare un cazzo che non fosse il mio.
Magari un nero mandingo, chissa!
Un giorno mentre passeggiavamo per la cittài trovai un pretesto per avvicinarmi a uno dei vù cumprà,sapete quei ragazzi di colore altissimi e che portano la nomea di possedere un fallo di grosse dimensioni, osservai degli oggettini,presi una collanina e gli la feci indossare,dopo chiesi quanto costasse e lui rispose 5 euro.
“Rapito” da un improvviso desiderio" dissi, e se invece dei 5 euro mia moglie ti facesse un pompino tu cosa diresti? Mia moglie mi diede una spinta e si allontano di qualche metro imbarazzatissima,mentre il nero rimase con gli occhi sbarrati senza dire nulla.poi ripresosi dallo stupore esclamò:bella,molto bella!
Col suo italiano stentato.
Presi per mano mia moglie e la feci riavvicinare dicendole hai sentito? ti ha fatto i complimenti.
Grazie,grazie lei rispose.
E il nero approfittò del sorriso dicendo,prendi! la collana è un regalo.
E lei ma no! Prendi i soldi! Prendili!
Solo allora il nero si fece coraggio e le disse perchè non mi dai qualcos'altro?
Cosa? Rispose!
A quel punto intervenni prendendola per mano per allontanarla,chiesi di aspettare al vù cumprà e la portai verso la macchina che avevamo parcheggiata un po più lontano,era abbastanza isolato.le dissi di aspettare in macchina ai sedili posteriori che l'avrei subito raggiunta.ritornai dal nero e gli feci cenno di seguirmi,lui subito richiuse il fagotto della mercanzia e mi segui a distanza di qualche metro.
Arrivati alla macchina lo feci accomodare dietro a fianco di mia moglie, che borbottò: ma che stai facendo?sei matto?
Ed io, ricordi? quella scossa elettrica,fallo ora! Ma sei pazzo? Rispose!così mi misi sul sedile di guida e mi abbassai in modo da poter guardare senza dar fastidio.
allora il nero cacciò la mazza dai pantaloni,era un grosso calibro di diametro almeno il doppio del mio,che nel frattempo si era indurito come una pietra e le disse sei bellissima!
Così lei presa da un improvvisa stato di ansia s'inginocchio gli abbassò i pantaloni e spalancò la bocca per accogliere entrambe le palle in modo che desse subito la sensazione di cosa sarebbe stata capace da lì a poco.
E così per qualche minuto succhiava e ingoiava dolcemente i coglioni.
Dopo iniziò a spompinarlo menando la testa su e giù alternando movimenti lenti a velocissimi e il nero non pago la mise la mano dietro alla nuca per assecondarla a un ritmo sempre più crescente.
Ero eccitatissimo,quasi sentivo il battito accellerato del mandingo e il respiro di mia moglie che si faceva sempre più affannoso e a tratti emetteva dei gemiti di piacere.
D’improvviso lei si arrestò alzò la testa, lo guardò negli occhi e con sorriso imbarazzato gli disse,preparati! Che ora viene il bello. Lui non capiva,la guardava con quegli occhi sgranati dal piacere.
E così lei mise in moto quella tecnica di cui raccontavo prima.
Scese con le labbra ben oltre la metà del cazzo,e questo già era straordinario,si arrestò e incominciò a stringere e a succhiare con forza,salendo con estrema lentezza(doveva riuscirci in una sola salita). Il nero a quel punto incominciò a urlare come un animale,sembrava un ululato di un lupo che sancisce la sua posizione dominante ,tanto era forte il risucchio di lei che egli alzò il culo dal sedile per assecondarla, e arrivata con le labbra a livello della cappella un urlo liberatorio gli fece esplodere un sborrata nella gola,sembrava non finisse mai,probabilmente quel "poveretto" aveva i coglioni pieni.
Lei,così si stacco, aprì la bocca per fargli vedere la gran quantità di sborra che aveva in bocca,per un attimo pensai,ora lo sputa fuori dal finestrino,non pensavo che lo ingoiasse,invece, la richiuse ingurgidando tutto.
Dopo lei ridiscese lungo il cazzo gli mise il pollice sotto i coglioni e risucchio quanto ancora era rimasto.
Solo allora il nero esausto si rilassò e le disse,grazie sei eccezionale! ti sei succhiato anche l’anima.
Lei sorrise,gli baciò la cappella e disse,grazie a tè!
Poi aggiunse tieniti pronto per la prossima volta che ti darò ancora di più.lo disse col tono di una di quelle che decidono "il futuro degli altri".
È fatta così ed è per questo che non smetterò mai di desiderarla.
Il seguito lo racconterò in un’altra volta e capirete come può una semplice donna di casa riuscire a fare quello che ha fatto.
Brava donna, le piacciono le orge
Disse Marco accarezzandogli i folti capelli neri, e mentre faceva ciò, con l’altra mano gli accarezzava il culo ormai mezzo scoperto, perché nel frattempo Patrizia si era andata a mettere qualcosa di più leggero addosso. -Certo, non preoccuparti che fra non poco, metterò alla prova la tua virilità, anche perché al buio del cinema non ho potuto apprezzare la consistenza del tuo pene. E cosi dicendo mia moglie aprendo la mano destra la pose in mezzo alle cosce di Marco esclamando un Ohhhhhhhh, che bello grosso. Intanto Sandra seduta nel divano in salotto, avendo la minigonna, aveva tutte le cosce scoperte, io mi ci andai a sedere accanto e incominciai a toccargliele. -Noi andiamo in camera, dopo venite anche voi. Disse Patrizia prendendosi per mano Marco. -Certo prima però fateci stare un po’ soli qui sul divano. Disse Sandra. Allargando completamente le cosce. La mia mano era arrivata alla figa anch’essa piena di peli, le mutandine non c’erano quindi il mio dito medio si intrufolò tra la fessura bagnatissima della figa di Sandra.
Con la sua mano tirò fuori dai pantaloni il mio grosso pene, e incominciò a leccarlo dolcemente con la lingua, era molto brava, si capiva bene, che gli piaceva molto a prenderlo in bocca. -Dai, togliti tutto e siediti sul mio cazzo così ti posso penetrare. Dissi io. -Non portare fretta, abbiamo tutto il tempo, intanto togliamo i pantaloni, e alza le gambe in aria che ti devo leccare bene bene il buchetto del culo, che farlo agli uomini mi piace tantissimo. Non me lo feci ripetere due volte, anzi mi girai di schiena verso di Lei, offrendogli tutto il mio culo davanti ai suoi occhi e alla sua bocca famelica. Leccava che era una meraviglia, fino ad infilarmi nell’ano, la punta della sua lingua, capii che mi piaceva molto, anche perché la mia Patty non me lo aveva mai fatto un servizio simile. -Vedrai fra poco sarà ancora più bello. Disse Sandra. E appena finito la frase, mi infilò nel buchetto il suo dito medio dopo averlo ben lubrificato con la sua saliva, anche se non c’e ne era bisogno, perché talmente era l’eccitazione, che entrò tutto dentro. Mi piacque moltissimo, ed in cuor mio mi ripromisi che chissà un giorno un bel cazzo……. Intanto di là ci chiamavano, perché non venite anche voi sul lettone, tanto è grande c’entriamo tutti e quattro. -Fra poco, ora non possiamo. Disse Sandra continuando ad infilarmi il dito nel culo, e con la mano destra mi accarezzava il grosso uccello. Dopo un po’, mi fece sedere di nuovo, e mettendosi di schiena sulle mie cosce, prese il mio membro, e se lo infilò nella fica bollente. Dopo un po’ su e giù, lo tirò fuori, e con molta calma lo pose sul buchetto dell’ano, si ci pose sopra, ed in un attimo se lo fece sparire tutto nel culo. -Sai il mio Marco quasi tutte le sere mi deflora il culo, il buchetto è diventato quasi come la fica. -Dai ora possiamo andare di là, e se ti và al mio Marco piacciono tantissimo i culi indipendentemente se uomini o donne, scommetto che alla tua Patrizia già l’ha penetrata da dietro. -Non lo so a me non l’ha mai voluto dare, ma chissà può darsi che a un altro uomo?, voi donne per questo siete imprevedibili, ai vostri mariti niente, invece se vi capitano altri uomini diventate molto porche. La visione era stupenda. Patrizia a cosce divaricate, e Marco che gli leccava la figa. -Dai venite anche voi, fu la frase di mia moglie non appena ci intravide in mezzo alla porta della camera da letto. Ci accomodammo sul lettone, e non potei fare a meno di notare il grosso uccello di Marco, molto più grande del mio, mia moglie per prenderlo in mano, lo doveva prendere con tutte e due le mani talmente era lungo e grosso.
-Madonna che è bello, disse Patrizia, dai infilalo di nuovo nella figa. -No girati che te lo devo infilare di nuovo nel culetto rispose Mario, Patrizia senza scomporsi si girò, e Sandra gli andò sopra e con le mani gli allargò il piccolo buchetto del sedere. Marco prima ci sputò sopra un po’ di saliva, poi adagiò la grossa cappella sul l’ano e incominciò a spingere, il pene ad ogni spinta entrava sempre più dentro, quando fu tutto dentro, Marco incominciò il solito su e giù ma con molto ardore. Intanto Sandra leccava il seno a Patrizia, e visto che anche lei era con il culo all’aria mi poggiai anch’io dietro e inculai la moglie di Marco. Fu una chiavata stupenda, godemmo tutti e quattro all’unisono,che alla fine ci accasciammo esausti sul letto.